Description
I sovrani hanno in genere amato il teatro, e che una “despota illuminata” come Caterina II ne favorisse la diffusione non può stupire.
La sorpresa risiede nel fatto che la grande zarina, pur scrivendo faticosamente in russo per essere tedesca di nascita, si cimentò nella creazione di opere teatrali, e non per puro divertissement, ma perché intimamente convinta che dal palcoscenico potesse raggiungere e orientare un pubblico fatto non solo di letterati. Forse parlare di teatro pedagogico sarebbe una forzatura, ma certo i postulati che attendono Nell’anticamera di un pezzo grosso, per ottenere raccomandazioni e prebende hanno tutti i vizi che Caterina intendeva combattere. E tuttavia servi, maggiordomi, vecchie ubriacone, buffi personaggi stranieri non sono pure proiezioni ideologiche, ma sapide maschere comiche inventate da una grande imperatrice che aveva il gusto della scrittura.