Description
Nell’immaginario occidentale “Cose turche” è divenuto un contenitore capace via via di comprendere quasi tutte le fantasticherie sull’Oriente. Nella generosa letteratura su un mondo di rado conosciuto da vicino hanno troneggiato per secoli, accanto alla ferocia guerriera dei giannizzeri, i miti di una cultura erotica che trovava nella poligamia e nell’harem i punti di forza di una civiltà affascinante e terribile. Da un punto di vista turco, invece, soprattutto negli anni del tramonto della civiltà ottomana, era proprio la civiltà “franca”, e i suoi licenziosi costumi, a rappresentare la trasgressione.
Incarna questa colpevole contaminazione con la cultura erotica degli “infedeli”, Zanbak, un racconto pubblicato attorno al 1909 da Mehmet Rauf, un bohémien ottomano, che sarà per questo condannato ed escluso dalla carriera militare.
Nella sua scorribanda “turchesca” Carretto parte da qui, ovvero dalla fine, ‘riscrivendo’ insieme con Rauf il suo peccaminoso racconto, per continuare poi le sue irriverenti incursioni di giaurro nei territori vietati degli harem e, soprattutto, dei sentimenti di sultani e favorite.