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Napoli gentile. La letteratura in “lingua napoletana” nella cultura del Barocco (1596-1632)

Il prezzo originale era: €30.00.Il prezzo attuale è: €28.50.

Informazioni aggiuntive

Autore

ISBN

978-88-8234-235-7

Pagine

448

Stato

Genere

50 disponibili

Descrizione

Napoli gentile. La letteratura in “lingua napoletana” nella cultura del Barocco (1596-1632)

Napoli la gentile è una città composita, arricchita dai costumi, interessi e conflitti delle comunità che l’abitano – spagnoli, toscani, genovesi, turchi. È una città aperta alle ricerche delle scienze e alle stupefacenti arti del Barocco – la letteratura, la pittura, il teatro, le feste con i loro castelli di cartapesta e i terrori artificiali dei fuochi. Una città attrattiva per la varietà dei cibi e delle acque, del clima e dei divertimenti, delle conversazioni e dei teatri, della frutta e dei fiori, dei mercati e dei pittori. 

In pochi decenni giuristi, medici, scienziati lavorano ad un insieme di opere teatrali, filosofiche, pittoriche e politiche alimentato con le materie dell’antica cultura dell’area e cercando nel teatro eroico e da cantimbanco, nella musica e nei linguaggi del fantastico le tracce della sua memoria, estetica e identità. 

Questo libro ha cominciato a ricostruire, 30 anni fa, alcuni aspetti della fase iniziale di una tradizione letteraria emergente in una città multiculturale del Mediterraneo. In questa edizione altri materiali propongono altri aspetti di una letteratura e del suo radicato e dirompente repertorio di idee e immagini, generi e soggetti e del suo contatto con il cambiamento che interessa il costume, le arti e la politica. 

La tradizione letteraria lavora all’emersione di un’identità culturale autonoma e creativa e introduce a esperienze straordinarie: la musica con le sue fascinose villanelle, la pittura con i suoi inganni, messaggi e piaceri, il costume con l’eleganza e lo sfarzo dei suoi abiti, carrozze e cavalli, le feste e i culti delle comunità che abitano la città più sontuosa, popolosa e inquieta d’Italia. 

La tradizione lavora su tutti i generi: poemi, romanzi, drammi, farse e ne compone i materiali anche in un modello del racconto, la fiaba, destinato all’intrattenimento, nei giardini cortigiani e accanto ai focolari nelle campagne, in seguito un genere letterario europeo. 

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